La signora Genoveffa è sposata ed ha due figli. Quando ci parla delle sua famiglia le si illuminano gli occhi.

Il 3 gennaio, proprio il giorno di Santa Genoveffa non si sente bene, per il cuore, a causa dei tanti dispiaceri che ha avuto nella vita, dice. Chiama il figlio, poi la corsa in ospedale. Dopo quattro mesi entra nella residenza “Qui mi trovo benissimo, sono rinata. Evidentemente non è ancora arrivata la mia ora, ho ancora tante cose da fare”. Gli infermieri li chiama – i suoi angeli – “Quando li vedo arrivare mi piacciono, sono belli, ora per fortuna sto bene e sono molto mattiniera, mi alzo alle 4 e mi trovano già sveglia”. Anche i figli con i tantissimi impegni di lavoro sono tranquilli nel saperla qui al sicuro e in compagnia. “Però a fine luglio torno a trovare i miei nipoti, non vedo l’ora, anche se qui ho sempre da fare, tra le chiacchiere e il cucito, coltivo le mie zucchine, il tempo passa subito, anzi vola”.